mercoledì 3 ottobre 2012

C'è che...


C’è che sei stanco a tuono di vedere sempre le stesse cose, anno per anno.

Il panorama video ludico odierno è saturo di FPS (First Person Shooter, ché magari mi legge qualcuno che non capisce l’acronimo). Quei giochi in cui si imbracciano delle armi, si spara all’impazzata e, rari sono i casi in cui non accade, non si conosce una cippa del personaggio che stai utilizzando se non il nome e di quale task focre supersegreterrima fa parte. Il resto è fuffa. L’importante è che si spara e ci sia il multiplayer che se no il gioco poi lo devi posare sullo scaffale a prendere polvere perché è meno rigiocabile delle bolle di sapone comprate ai giardinetti. Quelle almeno le potevi rifare a casa con un po’ d’acqua e sapone per i piatti.


No, non ho intenzione di prendermela SOLO con Call of Duty. E nemmeno SOLO con gli FPS. Ma con la massificazione. Già, perché quello che ho descritto sopra non è altro che IL modello del gioco che oggi vende un botto, a prescindere della qualità. E guai a diversificare un pochino che si finisce nel dimenticatoio dopo un nanosecondo. Ecco perché saghe come Resident Evil (no, non sto giocando al 6 e poco me ne cale)e Dead Space sono cambiate. Dal curare più l’atmosfera e il lato sensoriale si è passato ad inserire sempre più fattori action rovinando tutto quello per cui era famoso il brand in questione. Poi dicono che la gente si incazza.

E oltre alle saghe sacrificate in nome del denaro abbiamo anche case che producono giochi dello stesso brand ogni anno. Sempre gli stessi giochi, ripetuti, con qualche aggiunta, sì, ma sempre uguali. Che palle.

Ho voglia di novità!

Sapete una cosa? Non è vero che le novità non ci sono. Ci sono eccome. Solo che non le pubblicizzano e non hanno dei nomi famosi ed importanti. Tutto qui.

Volete dei titoli che sto giocando per adesso? Ecco il Listone Giordano.

- Outland: Un platform con elementi puzzle e action. Atmosfere da mascella slogata, impegnativo quanto basta e dannatamente bello. Una piccola perla.

- Tokyo Jungle: Un surival con gli animali. Droga pura spacciata per videogioco. Crea dipendenza. Graficamente terribile, divertente da morire. Ne avevo parlato qui

- Retro Grade: una sorta di Space Impact per Nokia 3330 con grafica HD mescolato ad un rythym game. Il concept è qualcosa come: avete mai pensato ad un gioco fatto al contrario? No? Eccovelo! Originalissimo.

- Beat Hazard - Ultra Beam: Una specie di Asteroids a tempo della VOSTRA muscia. Ebbene sì. Caricate il vostro pezzo preferito sulla console, settate la difficoltà e gli effetti luminosi e le ondate nemiche spunteranno in base allo spettro sonoro della canzone in riproduzione. In compagnia è un spasso. Infinito. Non adatto a chi soffre di epilessia…per davvero.

- Hydrophobia: Prophecy: Un ottimo action game in stile tomb raider ma con un motore grafico che rende l’acqua davvero realistica. Tecnicamente non è il massimo ma consiglio di provarlo.

Finisco qui. Notato niente? No?

Nessuno di questi giochi è una grande produzione. Sono sviluppati tutti quanti da studi più o meno piccoli e con un budget ridotto. Non costano 70€ al Day One, non portano nomi famosi, non hanno pretese di grandi vendite e…sono migliori. Più originali, più ispirati, più divertenti…meno costosi.

See you soon.

1 commento:

  1. Dello stesso genere di Beat Hazard è Symphony, mentre se cerchi uno strategico particolare (e appagante nonché difficile) ti consiglio Faster Than Light, prova a dargli un'occhiata anche se il prezzo è un po' altino. Io ci sto passando le notti.

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