domenica 1 luglio 2012

[Opinioni su...] Saint Seiya: La battaglia del santuario

La verità e che mi puoi dare anche la più grande puttanata mai concepita a memoria d’uomo ma se porta sopra il marchio “Saint Seiya” (I Cavalieri dello Zodiaco) devo almeno provarlo. Lo stesso è stato per il videogame Saint Seiya: La battaglia del santuario. Di solito non mi baso sulle recensioni dei siti specializzati se devo decidere di prendere un gioco però, se prende voti bassi in molti siti, diciamo che qualche dubbio sull’acquisto mi viene. Saint Seiya su quasi ogni sito ha preso una risicata sufficienza. Perciò io e mio fratello, con cui spesso divido le spese videoludiche, questo gioco lo abbiamo comprato a chiappe parecchio strette, consci del fatto che potevamo comprare, con il 90% di possibilità, una cagata di dimensioni macroscopiche. Preso il gioco a 10€ l’uno, lo inseriamo nella PS3 e iniziamo a giocare.

La trama della storia è basata sulla celeberrima “Saga delle Dodici Case”. I cavalieri di bronzo al servizio di Lady Isabel, che in realtà è la reincarnazione della dea Atena, devono scalare le dodici case, custodite ognuna da un cavaliere d’oro corrispondente al segno zodiacale della casa, entro dodici ore e sconfiggere il gran sacerdote. Se non ci riescono, Lady Isabel muore. Questa è, molto in breve, la trama. Ci troveremo dunque a dover affrontare, comandando a turno Pegasus (Seiya) e compagni, non solo i combattimenti con i vari cavalieri d’oro che ci si pareranno davanti ma anche decine e decine di guardie del santuario più, alla fine dei livelli precedenti alle boss fight con i cavalieri d’oro, vecchie conoscenze per i fan dell’anime/manga, cavalieri d’argento e cavalieri neri.
Il gameplay è quello che ha reso celebre la saga di Dynasty Warriors cioè quello di un classico picchiaduro a scorrimento in 3D. Tramite un primo livello tutorial viene spiegato il semplice sistema di combattimento basato su colpi leggeri, potenti, speciali e attivazione di cut scene per attacchi uber. Poi viene spiegato come attivare il settimo senso e il funzionamento della barra cosmo (energia magica da utilizzare per gli attacchi speciali). Alla fine di ogni livello vengono assegnati dei punti cosmo che possiamo utilizzare per potenziare le caratteristiche o le mosse dei personaggi. Sarò sincero, basta potenziare l’attacco di un personaggio per avere vita facile anche a livelli di difficoltà elevatissimi e, ben presto, vi dimenticherete di utilizzare gli attacchi normali e userete solo quelli speciali per sbarazzarvi in un secondo delle deboli guardie e, con due attacchi, anche dei cavalieri d’oro. Una volta finita la storia ne sbloccherete altre. Senza girarci troppo attorno sono side story della saga delle dodici case che non aggiungono nulla tranne qualche oretta di gioco.

C’è poi la modalità sfida che propone vari percorsi, presi ovviamente dalla storia principale, da affrontare con un personaggio a scelta, cavalieri d’oro compresi. Qui la cosa inizia a diventare divertente grazie anche alla possibilità di poter giocare alcuni percorsi, comprendenti solo boss fight, in cooperativa . Il problema è sempre quello, se iniziate a potenziare l’attacco del vostro cavaliere d’oro finirete per far durare anche i percorsi più lunghi dieci minuti scarsi. Sopraggiunge poi il fattore NOIA. Perché la sensazione che si ha è più o meno questa:

  • Primi 10 miunti:”Yeah! Figata!”
  • Dopo 20 minuti:”Yeah! Sono potentissimo!”
  • Dopo 1 ora:”Ok, bello, però un po’ di difficoltà non gusterebbe”
  • Dopo 2 ore:”Mmm…li scasso con un solo attacco…”
  • Dopo 3 ore:”Ywan…ronf…fiiii…ronf…fiiii”
  • Dopo 1 giorno:”Due coglioni, cambiamo gioco”

E la noia è accompagnata dalla ripetitività. Perché dopo la quarta volta che scassi sempre gli stessi poveri cristi che si mettono sempre negli stessi posti e mantengono SEMPRE le stesse formazioni, pure a difficoltà massima, beh…c’è poco da fare, ti rompi. E non importa se sopra c’è scritto Saint Seyia.
C’è la possibilità di affrontare gli stessi percorsi anche online e conforntare i punteggi e i tempi ottenuti con i giocatori di tutto il mondo.

Ultima modalità è la scontatissima modalità sopravvivenza con orde infinite di nemici da abbattere intramezzate da boss fight che iniziano al completamento di una barra che si riempie con il tempo.

Niente da ridire su grafica (cartoon esca da morire ma piacevole, molto anime style) e colonna sonora che trovo spettacolare. Combattere il gran sacerdote sulle note dell’indimenticabile “Pegasus Fantasy” non ha prezzo.
Tutto sommato però mi ha divertito abbastanza, prima che subentrasse la noia, s’intende.

Detto ciò, se cercate del divertimento leggero e siete fan dei cavalieri vi consiglio di acquistarlo ad un prezzo contenuto, 19,90€ al massimo. Altrimenti evitatelo come la peste.

GIUDIZIO: 2/5

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