venerdì 30 marzo 2012

Miiitico!


WOOOHOOO!
Per me, questo, è un gran bel periodo di merda.

Non accade nulla di nulla. O meglio, credo che nessuna fibra del mio essere abbia la voglia di “attivarsi” per far accadere qualcosa di nuovo. La gran parte delle giornate le passo nell’otium.

Per chi non ha deciso a 14 anni di passarne cinque al liceo classico per studiare lingue morte, come il latino e il greco, in modo da avere una ampia cultura ma non sapere fare un piffero di REALMENTE utile, ecco la spiegazione del latinismo usato poco sopra.

Con Otium i latini intendevano “ricerca intellettuale”. Robe del tipo: Chi sono? Dove vado? Chi diavolo è Gianni? Perché l’ottimismo è il profumo della vita? Eccetera eccetera.
Leggevano e scrivevano soprattutto opere filosofiche o poetiche per dedicarsi a quest’attività.


Suona figo eh?

Indaffa Ratus :<<Ehi! Che stai facendo?>> 

Nullus Facentus: <<Penso! Non faccio un cazzo e penso!>> 


Indaffa Ratus: <<Ah….>>




Se oTiavi eri un nobile o uno molto ricco.

L’otium era contrapposto al negotium che sostanzialmente significa “dedicarsi ai propri affari” in parole povere: andare a lavorare.

Nullus Facentus: <<E tu? Che fai con quelle carabattole che porti sul carretto.>>

Indaffa Ratus: <<Vado a guadagnarmi il pane!>> 


Nullus Facentus: <<Ah! Vabbè…ehm…divertiti!>>

Indaffa Ratus: <<Vaff…>>



Se negoTiavi eri un mercante la maggior parte delle volte.

Cosa faccio, dunque, per praticare l’otium? Semplice! Leggo.

Credo di essere quel famoso italiano su dieci che legge almeno 4 libri l’anno, di cui tanto si parla nelle statistiche. E, rispetto alla stragrande maggioranza delle persone penso, o almeno credo, di avere dei gusti abbastanza strani in fatto di letture. Nonostante io non disdegni i normali romanzi (magari ne parlerò più avanti) adoro quei libri in cui un capitolo è 15 pagine e alla fine di queste ce ne stanno altre 20 di sole note. Amo i libri che parlano di argomenti affascinanti quali la mitologia, i misteri, ordini cavallereschi del passato o cose di questo genere e, più sono documentati più mi piacciono.

Per ora sto leggendo questo:

I Miti Nordici – Gianna Chiesa Isnardi –LONGANESI&C.


Non ho letto moltissimo al momento. Ho soltanto finito il primo capitolo in cui c’è un’ottima introduzione alla cultura nordica e un excursus abbastanza sintetico, ma ben fatto, della storia della popolazione vichinga e delle cause che hanno portato alla loro “scomparsa”.

Che dire: è decisamente troppo presto per fare una recensione del libro e, sinceramente non ho le competenze necessarie per farne una però qualcosa posso dirla ed è: mi piace!

Per chi, come me, ha la curiosità di saperne di più su questa fantastica cultura piena di miti, leggende e figure interessanti straconsiglio questo libro.

La spesa c’è, alla Feltrinelli della mia città l’ho preso a 30€, però ne vale decisamente la pena!

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